Tomassini Barbarossa è uno che si fa domande, e non si rassegna alle risposte scontate. Affermazioni anche “forti”, le sue.
Lui si scaglia – e ha ragione – contro le criminali miopie che hanno condannato moltitudini di persone a sofferenze senza scopo e morte in nome di una fede, di una superstizione sarebbe meglio dire, che celava oggi come ieri, interessi molto terreni e per nulla evangelici.