Interview with Il Mùs

Published 2014-02-15.
Siamo a colloquio con "Il mùs", un nuovo scrittore che vuole sfondare nel mondo della letteratura. Il suo primo romanzo "Prima che il giorno vi lasci delusi" verrà pubblicato su Smashwords il 28 febbraio 2014. Mister Mùs, ci può dire di cosa parla?
Innanzitutto grazie per l'intervista. Devo precisare che non è un romanzo ma un racconto breve, basato su una storia vera. Una storia di amicizia tra un giovane, che diviene adulto, e alcune persone con handicap.
C'era proprio bisogno di un altro libro? Cosa spera di dare di nuovo al mondo?
Beh, veramente non so se c'è bisogno del mio scritto. Penso di no. Ma comunque mi sentivo di avere delle cose da dire e ho provato a dirle, Ecco tutto.
Si tratta quindi di un meteorismo intellettuale o crede che continuerà ad ammorbarci con le sue storie?
Sul meteorismo non concordo. E comunque sì. Finchè c'è libertà di parola scriverò quello che mi pare e se piace sarò contento, altrimenti chissenefrega.Seguo quello che dice Taleb, ovvero "Se vuoi fare lo scrittore fai prima un altro mestiere che ti garantisca un reddito, poi scrivi quello che ti pare e in bocca al lupo". Lui ha fatto così e vende...
Sì, ma lui scrive su argomenti tecnici, lei scrive romanzi.
A parte che quelli di Taleb sono solo in apparenza argomenti tecnici. Già perchè il caso, se esiste, come controllarlo, se si può prevedere, il tema del cigno nero e del quarto quadrante sono argomenti - poetiche, oserei dire - che in realtà incidono e anche pesantemente sulla vita delle persone e inducono una interessante riflessione filosofica.
E poi sto scrivendo anche un libro tecnico, oltre ai romanzi.
Quindi ha in mente altri romanzi. Avevo ragione prima....
Beh, ne ho due nel cassetto. Sono solo abbozzi, per il momento, ma mi priacerebbe riuscire a finirli. Almeno uno per il 2015, approfittando dell'anniversario dei 100 anni.
Tornando alla questione della poetica, qual è il messaggio o il tema su cui lavora?
Appunto quello dell'illusione dell'esistenza. Sono convinto che non si possa parlare di esistenza di alcunchè, ma solo di percezione e di fenomeni che avvengono nella nostra mente. Nulla è reale ma appare solo nella nostra mente. Come diceva Berkeley "Esse est percipi".
Scusi, ma lei ha una formazione scientifica, o sbaglio? Come fa a sostenere una cosa del genere?
Vede, anche la scienza, e la più nobile di tutte, la Fisica, non fa eccezione - per quanto Taleb non la pensi così, ma si sbaglia di grosso - procede per illusioni. Che chiama modelli. Tutto ciò che esiste come oggetto scientifico, grandezza osservabile o fenomeno fisico, non è altro che un portato della percezione che aderisce a un qualche modello. La forza di questo metodo è che nel modello si riesce a definire un rapporto di causa-effetto e a fare previsioni attendibili. Ma ciò accade per lo più in laboratorio. Non è un caso che la scienza che osserva, in particolare la cosmologia, evidenzi oggi fenomeni (materia ed energia oscura, tanto per citare i più noti) che non rientrano in alcun modello, ed anzi mettono in crisi il Modello Standard. Come dire, mettono in crisi tutta la realtà che i fisici credono esista.
Non ho capito granché e credo che lei si stia arrampicando sugli specchi...
Tutt'altro. Vede, neanche lei esiste...
Come si permette? Io esisto eccome! E se le dò un pugno se ne accorge anche lei che esisto!
Ma lei chi è in realtà? Solo un mucchio di lettere messe in fila che formano parole comprensibili solo in una lingua che si chiama italiano. Non è affatto reale. Quindi non esiste. Eppure riesce a farsi percepire da chi legge l'intervista. Allora ecco che assume una forma reale nella mente del lettore, quindi esiste.
Se provasse a darmi un pugno, poi, non ci riuscirebbe. A parte che lo eviterei con una rapida mossa di kung-fu, non avendo ciò che si chiama "pugno", se non nella pagina web in cui compare la parola "pugno", lei è assolutamente innocuo. Il suo "pugno" esiste ma in modo che non possa interferire con la mia persona....
Sa che lei è proprio uno stron§o!
Rigetto completamente l'asserzione: la sua proposizione prevede l'uso di un verbo - essere - che è in totale contrapposizione con la mia filosofia. L'essere non esiste. Anzi, la stessa parola esistenza andrebbe abolita. O, non potendo essere così radicali, andrebbe fortemente limitata a un campo di applicazione (un dominio, direbbero i matematici) ben preciso. Se proprio vuole può dire "Io la percepisco come uno stron*o", oppure "nel dominio della mia mente lei è uno stron*o"...
L'intervista è finita. Le auguro di non avere il successo che non avrà.
Grazie. Per essere frutto della mia mente lei è proprio stron*o.
Ops!
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Prima che il giorno vi lasci delusi
Price: $0.99 USD. Words: 4,520. Language: Italian. Published: February 17, 2014 . Categories: Nonfiction » Biography » Autobiographies & Memoirs
Il rapporto con tre ragazzi con handicap durante il servizio civile. Un incontro dopo tanti anni da cui nasce una visione retrospettiva dell'esistenza. Davvero è meglio accendere una luce che maledire l'oscurità?